giovedì 31 gennaio 2008

Cambio d'abito!

Ancora nessuna ricetta, come dicevo non sto benissimo quindi continuo con pranzi e cene leggeri non appetibili all'obiettivo della RossaFiammante..
Però stamattina ho ricevuto una bella notizia, bellissima anzi..e avevo voglia di qualcosa di nuovo..non avendo tempo di comprarmi qualcosa di nuovo, un vestito nuovo per il blog..che dite, vi piace?
Ho anche aggiunto un po' di link dei blog che leggo quasi ogni giorno ormai, ero rimasta indietro!!
Domani sera torno da G, mi farò coccolare bene bene e poi tornerò ai fornelli..ne ho proprio voglia! Nel frattempo, partecipate al sondaggio e ditemi che ne pensate!!
Qui sotto foto di Milano e dei milanesi, scattate dalla Sore!

martedì 29 gennaio 2008

Weekend eno-gastro

Weekend di Carnevale in quel di Viareggio, così come in molte parti d'Italia..
Non ho cucinato questo weekend e a dire la verità non mi sento benissimo quindi penso che nei prossimi giorni mi coccolerò con cibi in stile ospedale..
Inizio però la settimana (si, si, lo so che è martedì..!) con le foto del week-end tra Firenze, Lucca e Viareggio..quello che abbiamo mangiato non ha vissuto abbastanza da poter essere immortalato purtroppo, ma i "Maccheroncini alla Trabaccolara" sono stati uno dei motivi che hanno reso questo fine settimana davvero eccezziunale!
Questo sugo rosso deve la sua origine al "trabaccolo", la barca tipica dei pescatori di San Benedetto che si installarono a Viareggio tra le due guerre. E' un sugo povero, preparato con quelli che la tradizione marinara chiama "gli avanzi del pesce", perchè pesci di fondale.
Non posterò la ricetta finchè non avrò ottenuto un sapore che si avvicini anche solo vagamente al delirio di gusto che le mie papille hanno assaggiato sabato sera al "Mezzo Marinaio".
Vi lascio con Piazza del Duomo


Piazza della Signoria


Piazza San Firenze e Piazza S.Croce

mercoledì 23 gennaio 2008

M'illumino di meno: risotto al radicchio

Ieri finalmente ho avuto tempo per prepararmi la cena con calma..sono stata dal dentista e avevo voglia di farmi qualcosa di buono, per premiarmi di essere stata brava e non essermi lamentata...di certo la dose da cavallo di anestesia ha aiutato, ma comunque..
Ho deciso di preparare "risparmiando", così da poter finalmente pubblicare la mia ricetta per "M'illumino di meno", l'iniziativa lanciata per la quarta volta da Radio2 all'interno della trasmissione Caterpillar: la giornata internazionale del risparmio energetico, il 15 febbraio 2008, vigilia dell'anniversario dell'entrata in vigore del protocollo di Kyoto. Se volete saperne di più, andate qui.

Comidademama aveva proposto di inventare e pubblicare una ricetta che sarebbe poi stata consumata a lume di candela..
Eccola qui, non ho "inventato" niente di particolare ma è stato carino, anche se ero sola, cenare con la sola luce delle candele.
Resta comunque da rispettare, per chi volesse, lo sforzo di spegnere tutte le luci e i dispositivi elettrici non indispensabili nell'intera giornata del 15 Febbraio (e non solo, magari....!)

Ingredienti:
radicchio
riso
latte
brodo

Purtroppo quando cucino solo per me faccio abbastanza ad occhio...ho tagliato a listarelle sottili mezzo radicchio, l'ho fatto appassire in padella per circa 5 minuti in un po' d'olio d'oliva, poi ho aggiunto un goccio di latte.
Ho messo in una pentola piccola un goccio d'olio con lo scalogno tritato fine, ho buttato il riso e l'ho fatto tostare per qualche minuto. Ho quindi aggiunto il brodo via via facendolo asciugare. A cottura ultimata, ho impiattato il riso in una "corona" di radicchio.

La foto qui sotto è stata scattata con il flash e un po' di corsa...volevo solo rendere l'idea!

lunedì 21 gennaio 2008

A heart for your Valentine

Anche se sono già indietro per l'evento "M'illumino di meno", ho deciso di postare anche un altro evento, "A heart for your Valentine". San Valentino è una festa odiata dai più, ritenuta un'occasione per spingere al consumismo e un'idea puramente commerciale uscita dalla fervida mente di Mr.Perugina. Non è così per me, non sono mai uscita a cena per San Valentino ma mi apice che ci sia un giorno dedicato agli innamorati..anche se chi si ama festeggia insieme ogni giorno la gioia di donare a qualcuno il proprio cuore.
Ebbene, il logo dell'evento lo trovate qui accanto, il link dove trovare maggiori informazioni è questo.

Le istruzioni sono semplici:

Preparare una piatto a forma di cuore, scattarne delle foto (se possibile) e pubblicarne la ricetta sul blog entro il 15 Febbraio, includere anche il link del sito originario nel post.

Mandare una mail all'indirizzo heartforyourvalentine@gmail.com allegando:
- nome
- nome del blog e relativo URL
- il titolo della ricetta e il link
- il paese di origine

La scadenza sarà Venerdì 15 Febbraio.

A heart for your Valentine

Torta soffice all’arancia e semi di papavero

Questa torta l’ho preparata sabato per il pranzo di ieri a casa dei miei (questa volta senza G), c’era anche la nonna e mi andava di preparare un dolce nuovo, soffice e buono che riempisse una bella domenica in famiglia.
Naturalmente la fonte è il solito Kitchen, che ormai tengo sul comodino manco fosse il Vangelo..finchè funziona e non faccio più disastri (sarà perchè ho smesso di improvvisare?!?!?!) ci dormo sopra volentieri..ih ih!

Ingredienti:
250gr di burro
225gr di zucchero
3 uova
2 cucchiai di semi di papavero
1 cucchiaio di scorza d’arancia grattugiata
250gr di farina autolievitante
125 ml di latte

Scaldare il forno a 180°C. Imburrare e rivestire uno stampo da 23cm. In una ciotola ampia sbattere il burro morbido con lo zucchero. Aggiungere le uova leggermente sbattute, i semi di papavero, la scorza d’arancia e il latte. Mescolare per amalgamare e poi unire la farina, mescolando delicatamente. Versare quindi l’impasto nello stampo usando un cucchiaio e far cuocere per un’ora o fino al superamento della prova-stecchino. Trasferire la torta su una griglia per farla raffreddare.

Commenti: si sente parecchio l'arancia (nonostante ci sia solo la buccia grattugiata) e i semini di papavero sembrano degli allegri pois!!

venerdì 18 gennaio 2008

il mio primo MEME

Questo meme mi è stato passato da Sere (per prima, e poi anche da Viviana)...e lo faccio volentieri...però mi toccherà spezzare la catena..sono giorni pazzeschi al lavoro e fuori e sto impazzendo quindi non riesco proprio...e poi io ho la fama di quella che spezza le catene quindi...perchè smettere ora??
Ebbene, la traccia del meme la trovate qui, ho preso il mio mese di nascita, Giugno (ma quando arriva???) e ho copiato e incollato qui gli aspetti del proprio carattere.
Proviamo...ah...la mia foto la trovate qui!
Non posso svelare il luogo in cui questa foto è stata scattata.....mare!

JUNE
Thinks far with vision. Pensa "avanti": ci siamo!!Da un punto di vista sentimentale, prima di conoscere G, mi si palesava una nuvoletta con me in abito bianco appena mi prendevo una cotta, e questa fa ridere. Anche parlando di cose serie, ho fatto scelte magari rischiose ma che poi si sono rivelate giuste.
Easily influenced by kindness. Si lascia influenzare facilmente dalla gentilezza: non so se "influenzare" sia la parola giusta, sono certamente molto affascinata dalle persone gentili..ma del resto chi vorrebbe dei cafoni maleducati intorno a sé? Devo anche ammettere che a volte, come capita a tutti, questa sconfinata fiducia si è rivelata come malriposta..
Polite and soft-spoken. Educata e pacata: dipende...ho anche un bel caratterino e chi mi conosce da un po' lo sa bene!
Having ideas.Piena di idee: beh si..io guardo avanti no?
Sensitive. Sensibile: parecchio...lacrimuccia facile, facilissimissimissima! (PS: ieri sera ho visto Bianco e Nero e ho pianto!)
Active mind. Mente attiva: ma non l'ho già detto??? Ma mi ascoltate???
Hesitating, tends to delay. Esitante, che tende a rimandare: solo le pulizie domestiche (uffffffa), per il resto cerco di fare sempre il mio dovere..oltre che il piacere naturalmente!
Choosy and always wants the best. Esigente,vuole sempre il meglio: chi ioooooooooo????? Come fate a saperlo??
Temperamental. Emotiva: ho un buon rapporto con le emozioni ma a volte mi faccio prendere...tipo la lacrimuccia di cui sopra..
Funny and humorous. Divertente: ma chi è che direbbe di se stesso il contrario?? Cmq io sono troooooooooooppo simpatica, giuro!
Loves to joke. Ama scherzare: eh si, decisamente......adoro ridere! Sennò sai che noia!
Good debating skills. Buone capacità di discussione: si, vedi caratterino qui sopra....G lo sa bene, dice che gli rivolto certe frittate...non in cucina nè!
Talkative. Loquace: uhm....logorroica rende meglio l'idea...quando parto non mi fermo più e a volte per interrompermi G sbatte con violenza il cellulare sul tavolo perchè non riesce a stopparmi..
Daydreamer. Sognatore: certo, sempre.
Friendly. Amichevole: si, ma anche abbastanza "selettiva"
Knows how to make friends. Sa come farsi nuovi amici: crescendo ho imparato, fino a qualche anno fa, stavo nel'angolino finchè il rapporto non era ad un certo livello...poi mi scatenavo (vedi alla voce "logorroica")
Able to show character. Capace di mostrare carattere: testona come sono...si!
Easily hurt. Permalosa: questo no. Mio padre da piccola mi fece un discorso e mi ha fatto passare tutto....mitico!
Prone to getting colds. Tende a raffreddarsi: che domanda è?? metto la canottiera della salute (a volte)....sapete...l'età!
Loves to dress up. Ama vestirsi bene: mmm...diciamo che non mi piace essere in disordine, ma non sono sicura sia la stessa cosa..cmq qs we faccio shopping!
Easily bored. Si annoia facilmente: si, verissimo....!!
Fussy. Puntigliosa: si beh me lo dicono con un altro termine ma alla fine il significato è quello... :-)
Seldom shows emotions. Mostra raramente le emozioni: nulla di più falso, mi si legge in faccia...e non è sempre un vantaggio...
Takes time to recover when hurt. Ha bisogno di tempo per recuperare quando ferita: direi di no generalmente...preferisco girare pagina..a meno di cose molto gravi per cui il tempo è moooolto moooolto lungo..
Brand conscious. Consapevole: si...ma in fondo è l'altra faccia della medaglia della presunzione...o no?
Executive. (...): chevvor di??
Stubborn. Testarda: già detto, capatosta!!

Come dicevo, non inviterò nessuno in particolare...chi vuole è "invitato" a copiare e incollare linkando la fonte!!
Finalmente è venerdì, a Milano c'è un sole che anticipa la primavera e io non vedo l'ora di uscire dall'ufficio e andare a casa...buon weekend a tutti!!

giovedì 17 gennaio 2008

Insalata di finocchi e arance

All’ipermercato di cui a questo post di fatto non vado quasi mai, non ha senso metterci 20minuti a fare la spesa e poi 30 di coda alla cassa prima di pagare. Anche se forse i prezzi non sono troppo competitivi preferisco il supermercatino dietro casa, dove ormai si ricordano di me.
Però devo ammettere che è molto “scenografico”: ci sono gli ortaggi in ordine cromatico e vi sono appesi dei cartelloni con frutta e verdura di stagione, con le proprietà di cui tutti siamo a conoscenza. Venerdì ho comprato un altro bel sacco di arance, per continuare con la buona abitudine della spremuta fresca tutte le mattine, e dei finocchi dall’aspetto meraviglioso. Io li adoro, li mangio solo crudi ma sono in grado di mangiarne 3 grossissimi prima di rendermi conto che mi sta scoppiando lo stomaco pieno d’acqua.
Nel we ho rispolverato Kitchen, l’ho sfogliato con calma mentre G dormiva sabato e ho osservato con cura le foto. Purtroppo io non riesco mai a trarre vantaggio dalla luce del giorno, dove lavoravo prima (una società di consulenza) un giorno ci siamo definiti “i lavoratori della notte” perché nei periodi di picco entravamo presto la mattina per godere della calma e del silenzio degli uffici e uscivamo la sera tardi, quando ormai tutti erano già a casa..
Con il nuovo lavoro gran parte di questi sbattimenti sono svaniti, di fatto il periodo di delirio – mese di gennaio a parte – si riduce a pochi giorni al mese ed è gestibile. In ogni caso, con l’inverno, la mattina esco che ancora non è chiaro e quando torno è comunque buio. Le sto provando tutte: funzione macro, no flash, luce davanti, luce dietro, massima risoluzione…niente.
Noto che faccio sempre delle gran premesse prima di arrivare al sodo del mio esperimento culinario.
Questa sera, come dicevo, è stata la volta del binomio invernale finocchi e arance.
Ho affettato sottile un bel finocchio e ci ho appoggiato sopra le fettine di arancio pelato al vivo (ehm..quasi!). Per condire, ho preparato una vinagrette davvero buona:
1 cucchiaio di aceto balsamico
2 cucchiai d’olio evo
1 cucchiaio di maionese light
sale e pepe nero
Banalissima lo so, ma mai provata! Certo forse non sarà il massimo della leggerezza ma l’importante è non esagerare nelle quantità, dai…

mercoledì 16 gennaio 2008

Finalmente ho sparato i biscotti!!!!!

Ieri sera ero veramente distrutta, avrei dovuto lavorare anche un po' a casa ma ero troppo cotta...allora ho pensato, come succede spesso ultimamente, di rilassarmi cucinando..
Ho però deciso coraggiosamente di affrontare per la quarta volta il nemico: la sparabiscotti! Questa non è proprio quella che ho preso io, ma comunque è molto simile..
Dopo tre tentativi falliti (troppo duro, troppo molle, troppo appiccicoso) ho iniziato a cercare SOLO tra i foodblog..garanzia di qualità!
Pur conoscendola e leggendola già da un po', non avevo collegato che Tulip, con la sua produzione di biscotti natalizi, non poteva non conoscere l'attrezzo...e infatti sono ri-approdata al suo blog dopo vari giri tra i motori di ricerca che mi hanno fatto passare attraverso gli ever-green Gennarino, e Cookaforum.
La ricetta è quella della frolla montata, che per una volta ho voluto seguire pedissequamente, nele dosi, negli ingredienti, nei tempi e nell'ordine.



La ricetta la trovate su ciascuno dei link qui sopra, io ve la riporto anche qui:

300 g farina
200 g burro morbido
110 g zucchero al velo
20 g fecola di patate
60 gr di albume
scorza di limone grattugiata

Montare il burro a crema: deve risultare un composto chiaro e spumoso (ci vorranno circa 5 minuti). Aggiungere lo zucchero continuando a montare. Aggiungere l'albume, quindi le farine setacciate insieme e la buccia di limone.

Attenzione: i biscotti vanno sparati direttamente in teglia. Senza carta forno cioè, e senza che questa sia imburrata, altrimenti l'impasto non si staccherà bene dalla sparabiscotti.



Con queste dosi, come potete vedere, ne sono venuti uno sproposito, ma nelle scatole di latta durano parecchio.

martedì 15 gennaio 2008

Vellutata di soia verde

Che vi devo dire..da quando frequento i foodblog è una continua scoperta..Alex mi ha aperto il mondo dei piselli al wasabi..e poi, venerdì, l’ipermercato vicino all’ufficio mi ha svelato l’esistenza della soia verde.


All’apparenza dei “miniceci” verdi..duri (da ammollare dunque??) in un simpatico sacchettino da 500gr. Arrivata a casa, ho letto la “ricetta consigliata” sulla confezione: “preparare un soffritto di cipolla, versare nella pentola a pressione e coprire d’acqua. Chiudere il coperchio e far cuocere per 40 minuti dal primo fischio”. Mah….eran proprio duri..comunque, siccome ogni qual volta ho combinato disastri ho potuto ricondurre il deludente risultato alla mia mancanza di precisione nel seguire le ricette, ho deciso (pecccchèèè??) questa volta di fare come era scritto là, pensando: ne saprà sicuro più di me!
Ebbene….devo aggiungere un particolare alla descrizione del mio profilo. Io mi sono sempre considerata una con il “palato fine”, in grado di riconoscere sapori latenti in un piatto...eppure una cosa che non sono mai riuscita a sentire e riconoscere è l’odore di bruciato. Intere padellate di zucchine trifolate sono finite nel secchio mentre la Mami era al telefono, convinta di poter contare su di me e ignara del fatto che il mio naso era assolutamente refrattario alla ricezione di questo spiacevole odore.
Questa premessa per dire che venerdì sera, mentre aspettavo che G arrivasse per cenare insieme, ho pensato: proviamo! Ho seguito con cura tutte le (scarse) istruzioni sulla confezione, ho chiuso il coperchio della fidata Lagostina e ho atteso i famosi 40 minuti, avendo cura di puntare precisamente il mio timer Chiquita.
Al trillo, ho sfiatato la pentola a pressione e tutti i timori della donna media di fronte alla bomba da cucina si sono palesatai ai miei occhi: fondo carbonizzato (è questo il momento in cui ho definitivamente deciso che VOGLIO LA LAVASTOVIGLIE!!) e il resto della soia che occhieggiava sopra lo strato scuro facendosi beffe di me e mostrandosi dura come quando nella
Lagostina l’avevo piazzata.
Benissimo, vuoi la guerra? E io ti affogo!! In breve, ho lasciato quindi in ammollo una intera notte prima di ripetere il procedimento indicato sul sacchetto: soffritto, soia, acqua, 40 minuti (questa volta però in una casseruola, per monitorare il comportamento della ribellina.
Stasera, dopo averle scaldate in padella, ho aggiunto due mestolate di brodo, ho ridotto leggermente e ho passato con il frullatore ad immersione. Al termine, ho aggiunto una mini-quenelle di philadelphia light, per buttarmi alle spalle i pizzoccheri e i salatini del weekend e con essi lo zainetto di sensi di colpa.
Per me sola ho usato quindi queste dosi:
una tazza da the di soia, lasciata in ammollo una notte (e più..)
due tazze d’acqua per la cottura
un cucchiaino d’olio
¼ cipolla bianca per il soffritto
un pizzico di sale
pepe nero macinato


A me è piaciuta, nonostante non ami particolarmente il sapore delle lenticchie e la soia lo ricordi molto...

domenica 13 gennaio 2008

Salatini veloci ai semi di papavero

Ieri sera io e G siamo stati a cena dai miei genitori. Da quando sono andata a vivere da sola è un appuntamento fisso, lui ne approfitta per gustare qualche piatto particolarmente elaborato e soddisfacente dal punto di vista papillare..e lei (la Mami) ne approfitta per coccolarlo un po' (anche a me, si si..). Ieri sera pizzoccheri, G è toscano e li ha scoperti grazie a me, l'anno scorso in montagna. Ebbene, sono diventati una droga per lui...io li mangio volentieri ma non impazzisco..mi toccherà imparare bene bene ma già si sa..."come tua madre li fa solo lei"..e vabbè.
Questa premessa per dire qualcosa di noi, di un periodo nuovo che inizieremo da domani, di attese, di speranze e - anche se spero poche - di qualche delusione, di progetti, sogni, scatoloni, vestiti da sistemare e..un sacco di altre cose a cui ora non riesco a pensare.
Poco prima di iniziare a prepararci per uscire mi è venuta voglia di portare qualcosa..avevo la pasta sfoglia in frigo (ormai quella non manca mai!!) e....




Pronti via! Ho srotolato la pasta sfoglia (io ho usato quella rettangolare della Stuffer che trovo solo al supermercatino accanto all'ufficio, le altre son tute tonde!), l'ho tagliata a metà per il lungo con la rotella e poi a strisce sottoli (1cm circa) nell'altro senso. Li abbiamo ripiegati in questo modo: due striscioline una sopra l'altra, poi ripiegate ancora a metà e attorcigliate a caramella (chiarissimo no??). G ha poi cosparso di semini di papavero e di sale fino e abbiamo infornato a 180°C per 15 minuti circa.
In effetti sono un po' troppo bruniti ma buoni!

giovedì 10 gennaio 2008

Il sugo delle 4P: il mio tricolore

Sbirciando nei foodblog in questi giorni ne ho trovati due: il primo parlava di un ristorantino del genere che io adoro e l'altro di un sugo delle 3P che non c'entra niente con il mio..e gli manca pure una P.
Allora ecco il "mio" sugo delle 4P, preparato ieri sera in 5 minuti di ritorno da una pesantissima giornata di lavoro..
E' di certo una divagazione dalla tendenza light che sta dilagando e della quale anche io sono voglio continuare ad essere una fedele adepta, ma avevo proprio bisogno di coccolarmi e - cosa non da poco - avevo tutto in casa.

(questa foto sembra il tricolore nè?)

Ingredienti (ad essere sincera ho fatto tutto un po' ad occhio):
per ogni commensale calcolare
2 cucchiai di passata di Pomodoro
1 cucchiaio di Panna da cucina
1 cucchiaino di Pesto (anche questo fatto da me!)
1 cucchiaio di Parmigiano grattugiato

Io ci ho condito un bel piatto di pennette rigate e ho spolverato con scagliette di parmigiano....

martedì 8 gennaio 2008

Giornata Internazionale del Risparmio Energetico

Sull'onda della "sfida" lanciata da Comidademama, aderisco anche io all'invito alla Giornata Internazionale del Risparmio Energetico, lanciata da Caterpillar, il programma di Radio Due.



Per sapere di più sulla Giornata, cliccate qui.

Se invece desiderate, come me, raccogliere la sfida della ricetta a lume di candela, vi basterà inventare e pubblicare, entro il 10 febbraio, una ricetta (almeno) consumata a lume di candela.
Io ho già un'ideauzza per questo sabato sera....

lunedì 7 gennaio 2008

Rhumkugeln

Ieri, nonostante i buoni propositi di iniziare oggi una ferrea dieta, ho voluto provare a fare delle golose "palline" che ho assaggiato a casa del mio fidanzato.
Il procedimento è molto semplice e il risultato assicurato, ve lo dice l'(in)esperta!
Ingredienti:
200gr di noci tritate finemente
200gr di cioccolato fondente
100gr di zucchero
1bustina di vanillina
2 albumi
3 cucchiai di rhum
3 cucchiai d'acqua

Far fondere il cioccolato a bagnomaria, lasciar raffreddare leggermente (deve solo perdere lo "scottamento"),aggiungere le noci tritate e lo zucchero, gli albumi, il rhum e l'acqua.
Mescolare bene amalgamando tutti gli ingredienti e porre in frigo (o sul davanzale) per almeno un'ora.
Al termine, prendere un cucchiaino di "impasto" e farlo rotolare nello zucchero vanigliato, a formare delle praline, che resteranno comunque morbide.
Tenere al fresco.



Attenzione, sono una vera droga!!!

sabato 5 gennaio 2008

Pan brioche

Il pan brioche di questo post l'ho preparato durante le vacanze di Natale, per addolcire le mie colazioni nei giorni di ferie che - grazie al cielo - sono finalmente arrivati.
Al momento sono anche finiti e il loro effetto benefico è già quasi del tutto sparito, ma comunque...
La ricetta l'ho presa da Chefblog, ve la riporto qui:
500 gr. di farina
25 gr. di lievito di birra
100 gr. latte
2 uova
70 gr. zucchero
120 gr. burro
sale q.b.

Io ho utilizzato la mia nuova frusta elettrica, regalo della mamma del mio fidanzato (grazie!!), a mano non sarebbe stato altrettanto rapido e semplice.
Ho messo la farina, lo zucchero, il sale e il burro ammorbidito in una ciotola capiente, ho "frustato", ho aggiunto il lievito sciolto in poco latte, il restante latte e il burro ammorbidito, ho continuato a frustare fino ad ottenere un impasto omogeneo.
L'ho messo in uno stampo da plum cake imburrato e infarinato, ho infornato a 175° per 40 minuti circa e l'ho fatto raffreddare prima di tagliarlo.
Buonissimo, un risultato davvero insperato!!

venerdì 4 gennaio 2008

MondoCibo

Anche se il mio blog è ancora nuovo nuovo, mi piacerebbe far parte di una nuova community nata per raccogliere i blog che parlano di cucina.
Eccolo:

Il link di riferimento è MondoCibo.

Avanzi-amo: tagliatelle al salmone

Eccomi tornata già a casa e al lavoro, lasciandomi alle spalle altre vacanze volate via in un attimo..sigh! C'è di buono che mi sento abbastanza riposata, nonostante ieri mattina, quando è suonata la sveglia io abbia aperto gli occhi chiedendomi che cosa fosse quel rumore di fondo così fastidioso...
Ebbene, i buoni propositi dell'anno nuovo portano con sè la dieta, un libro nuovo, la promessa di mettere più entusiasmo in alcune cose che entusiasmo non ispirano, l'abbonamento ingressi in piscina..ma tutto questo dopo l'Epifania che, come si sa tutte le feste si porta via
La società per cui lavoro mi ha probabilmente letto nel pensiero e ha regalato a tutte le donne, oltre all'evergreen panettone+champagne, l'agenda di Massobrio "Adesso 2008": bella!
Nei primi giorni dell'anno dà alcuni suggerimenti su come cercare di smaltire - in maniera non troppo ordinaria e noiosa - gli avanzi delle feste.
Nonostante abbia passato il Natale e i giorni seguenti a casa dei miei genitori, mi ritrovo comunque con una modesta quantità di avanzi da finire entro breve..
Sfogliando e senza sforzare troppo la mia fantasia, ecco l'idea delle tagliatelle al salmone. Le tagliatelle sono fatte in casa con la pasta fresca avanzata dalla preparazione dei ravioli con ripieno di cappone, piatto che ha dominato il pranzo del giorno di Natale. Il salmone è invece avanzato dalla cena di Capodanno.
Ho aggiunto pochissime cose che ho sempre in dispensa e...voilà!

Ingredienti x 2:
200gr di tagliatelle all'uovo
150ml di panna da cucina
150gr di salmone affumicato e sfilettato
sale e pepe

Scaldare in una padella larga la panna finchè non inizia a bollire. Togliere la padella dal fuoco e aggiungere il salmone tagliato a striscioline sottili in modo che possa cuocersi nella panna calda. Aggiustare a piacimento di sale e pepe.
Far cuocere nel frattempo le tagliatelle e scolarle al dente. Aggiungerle in padella alla panna e al salmone e far saltare per un minuto.