sabato 29 ottobre 2011

Comfort food | Ventaglietti di sfoglia

Anche se non son venuti buoni come speravo, voglio pubblicare questa ricetta perchè è davvero semplice e con qualche accorgimento possono certamente migliorare..
Di certo con la pasta sfoglia fatta in casa sarebbero venuti buonissimi!
Domenica pomeriggio, sotto il plaid, ci è venuta voglia di fare merenda con qualcosa di buono ma veloce, abbiamo trovato questa ricetta e ci siamo messi subito all'opera..

ventaglietti di sfoglia

Siccome tengo sempre in casa una confezione di pasta sfoglia, per questa volta mi sono arrangiata con quella, ma mi riprometto di ritentare con il formato rettangolare e certamente con la sfoglia casalinga..
Nel link a Chefblog troverete anche tutti i passaggi, avrei dovuto farli più grandi ma insomma...era un esperimento!

ventaglietti di sfoglia
 

giovedì 27 ottobre 2011

Qui si fa dell'alta cucina! | Penne al pesto di limone, finocchio e polpo

Questa ricetta non è farina del mio sacco, lo ammetto..
E' di Filippo La Mantia, tratta dal suo libro "Oste e Cuoco", e scussateseèppoco!

Penne al pesto di limone, finocchio e polpo
Ingredienti (x 4)
250 gr. di penne
1 polpo di circa 1 kg
1 finocchio
un mazzetto di finocchietto selvatico
polpa di 1 limone
20 gr. di capperi sotto sale
50 gr. di mandorle pelate
10 foglioline di menta
10 foglie di basilico
100 gr. di mollica di pane
olio extravergine di oliva

Preparate il pesto di limone: mondate, lavate e tagliate a spicchi il finocchio. Mettetelo nel vaso del mixer insieme alla polpa di limone, il finocchietto, i capperi dissalati, le mandorle, le foglie lavate di menta e basilico e frullate grossolanamente. Aggiungete un cucchiaio di olio, mescolate bene.
Cuocete il polpo in abbondante acqua bollente salata e, una volta pronto, estraetelo e utilizzate la stessa acqua per cuocere la pasta. Tagliate il polpo a tocchetti, scolate la pasta al dente, conservando un po’ di acqua di cottura, e mettetela in una padella. Aggiungete l’acqua di cottura, un cucchiaio di olio e il pesto.
A fuoco basso, unite dolcemente gli ingredienti e, una volta ben amalgamati, trasferite il tutto in un piatto da portata e aggiungete il polpo a pezzetti. Cospargete di mollica precedentemente tostata.
Buon appetito!


Penne al pesto di limone, finocchio e polpo

sabato 22 ottobre 2011

Un po' di tradizione | La passata di pomodoro

Una non-ricetta, frutto della necessità di non sprecare dei bellissimi pomodori che arrivavano direttamente dal nostro orto, o meglio dall'orto dell'assaggiatore, "diamo a Cesare quel che è di Cesare".
Li abbiamo mangiati quasi tutti crudi, in insalata, sulle bruschette, in un sugo di pomodoro fresco..perchè ci sembrava di sprecare quel sapore così intenso..
Forse questa non è neppure una vera passata di pomodoro, in pratica ho solo fatto a pezzi i pomodori lavati (quelli che ho usato io erano i più maturi ed erano circa 1 kg), ho tolto le parti meno belle e li ho messi in pentola a fuoco vivace, finchè non hanno rilasciato un po' della loro acqua. In tutto li avrò lasciati una ventina di minuti. Li ho passati al passaverdure coi fori piccoli, in modo da trattenerne le bucce e i semini (qualcuno mi è scappato comunque...!) e invasati.
Io preferisco "aromatizzare" il sugo sul momento e cuocerlo, Claudia invece, qui propone due varianti, molto più eleganti della mia, di "sughi pronti"!

Passata di pomodoro

mercoledì 19 ottobre 2011

Una cosa semplice | Confettura di pesche settembrine

Non mi dite che ve lo devo insegnare io, come si fa la confettura..io la faccio con la pectina..un po' per comodità, un po' perchè le confetture stracotte sanno di tutto tranne che del frutto originario..
Non sono un'integralista in materia e quindi, dato che mi pare di prendere due piccioni con una fava, io la fo' così..
Qualche settimana fa al mercato ho chiesto alla mia vecchina se aveva ancora delle pesche buone per la marmellata, mi è sembrato che sul suo viso si aprisse un'espressione mista di ammirazione e stupore, per me è normalissimo fare in casa la confettura per la colazione ma evidentemente è un'abitudine del tutto persa..

Ebbene, non sono ancora riuscita a trovare la pectina 3:1 quindi continuo ad usare quella in proporzione 2:1.
Il procedimento prevede:
1kg di frutta
1/2 kg di zucchero
1 bustina di pectina
Mescolare bene prima di mettere sul fuoco, tenere la fiamma dolce e spegnere dopo 3 minuti dal bollore. Controllate comunque le istruzioni sulla confezione della pectina, potrebbero cambiare a seconda della marca..

Io generalmente cuocio 1kg di frutta per volta, un po' perchè non ho pentoloni da protezione civile e un po' perchè in passato avevo provato ma avevo perso un po' la sensibilità del momento in cui bisogna spegnere il fuoco prima che la confettura diventi caramellata..
Io uso sempre la prova piattino: appena acceso il fuoco sotto la frutta, metto un piattino da caffè in congelatore che mi servirà a verificare la cottura. Facendo cadere una goccina sul piattino freddo, se la confettura è pronta la goccia non scivolerà ma si rapprenderà istantaneamente. Non ci credevo neanch'io, ma funziona!

Confettura di pesche settembrine

Visto che la ricetta è di una semplicità quasi imbarazzante, vi regalo anche un freebie, ho preparato le etichette con cui confezionare i vasetti, nel caso voleste regalarli invece di conservarli per voi. Oppure, se siete particolarmente attente all'aspetto della vostra dispensa, nessuno vi impedisce di acchittarle anche per uso personale! Potete scaricare le etichette qui

lunedì 17 ottobre 2011

Un dolce nuovo | Crostata con arance e cioccolato


Questa ricetta viene da una nuova trasmissione di La7, personalmente non mi sembra così male anche se alcuni ingredienti (tipo il soffritto congelato, la pasta frolla pronta e altre amenità..) non sono mai entrati e non entreranno mai nella mia cucina.
Per il resto, lo dico onestamente, mi pare che cucini come la maggior parte delle donne che, lavorando, hanno poco tempo da dedicare alla cucina. C'è sempre il modo di organizzarsi, lo sostengo anch'io, ma non mi scandalizzo se a volte mi ritrovo ad usare il brodo granulare, mo' l'ho detto!
Lei alla fine mi è simpatica e a volte ha delle idee sul decoro della tavola che mi sembrano davvero carine e originali..
Torniamo a noi! 

Crostata con arance e cioccolato
275 gr di farina
45 gr di cacao amaro
150 gr di zucchero
150 gr di burro
acqua qb
sale
5 uova
4 arance
la scorza di 2 arance
125 gr di panna fresca
scaglie di cioccolato qb

Preparare il guscio mescolando la farina, il cacao, 2 cucchiai di zucchero, il burro morbido, 2 cucchiai d’acqua e un pizzico di sale. Far andare con il gancio a foglia quindi formare una palla e metterla a riposare in frigo.
Stendere poi la pasta tra due fogli di carta forno, foderare una teglia con la pasta e cuocere in guscio in bianco con fagioli o ceci secchi (mettendo in mezzo un foglio di alluminio) per 20 minuti.
Preparare la crema con le uova, lo zucchero, la spremuta delle arance, la loro scorza e la panna. Togliere i fagioli dal guscio e versare la crema, che sarà molto liquida! Fate quindi attenzione a non farne uscire troppa dal guscio sporcandone i bordi.
Cuocere in forno a 160° per 45 minuti quindi decorare con scaglie di cioccolato fondente.



Crostata con arance e cioccolato


La frolla è una ciofeca, avrei dovuto seguire il mio istinto ed usare la mia collaudata, ma avevo paura che fosse troppo piena di burro e non adatta, la prossima volta seguirò il mio istinto.
Se volete, questa è la ricetta collaudatissima della mia pasta frolla al cacao:


Crostata con arance e cioccolato

giovedì 13 ottobre 2011

Ancora colazione | Fette biscottate di Paoletta

Continua la saga della colazione casalinga, questa ricetta e queste foto sono un po' vecchiotte ma mi sono resa conto di non averle ancora pubblicate e quindi di non averle in archivio..
Le ho portate anche in ufficio una volta e sono state apprezzatissime..ora, da qualche tempo, sto facendo una raccolta punti e quindi - stile Fantozzi quando Mariangela si innamorò del panettiere-Abatantuono - ho comprato confezioni di fette biscottate per il resto dei miei giorni, ma appena finiranno riprenderò la produzione casalinga..

La ricetta, come sempre, la riporto qui per mia comodità:
LE FETTE BISCOTTATE FATTE IN CASA
500 gr di farina 0
75 gr di zucchero
5 gr di sale
12 gr di lievito fresco
225 gr di acqua
1 albume
4 cucchiai di olio di semi
1 cucchiaino colmo di malto d'orzo (è fondamentale, come dice lei!)
per la spennellatura finale:
1 tuorlo
3 cucchiai di latte

Sciogliere il lievito nell'acqua (iniziate con 210gr, casomai aggiungete il resto al bisogno, l'assorbimento dipende dalla farina) insieme al malto, lasciar riposare 4 o 5 minuti. Impastare tutti gli ingredienti ad eccezione del sale regolando la consistenza fino ad ottenere un impasto mediamente morbido, aggiungere il sale 5 minuti prima della fine della fase di impastamento, e impastare a mano o nella planetaria per circa 20 minuti fino a che l'impasto è bello elastico.
Far riposare l'impasto circa 30 minuti a temperatura ambiente, avendo cura di coprire con pellicola.
Suddividere in 3 pezzi, sgonfiare e dare forma arrotondata. Far riposare le pezzature circa 10/15 minuti.
Schiacciare, arrotolare stretto formando dei filoncini, avendo cura di sigillare bene alla fine della formatura e lasciando la parte sigillata sotto.
Paoletta le mette semplicemente su carta forno, io invece ho usato lo stampo da plumcake che mi sembrava più comodo e infallibile, spennellare quindi con la miscela di tuorlo e latte e lasciar lievitare per circa 1 ora ad una temperatura di 28°.
A lievitazione ultimata pennellare di nuovo e cuocere in forno a 180/200° per circa 45 minuti, dopo 30 minuti, se la superficie è colorita bene, coprire con carta forno ed abbassare la temperatura a 180°.
Far raffreddare su una gratella
Far riposare i filoni ben coperti da un telo di cotone, per almeno 18/24h ore a temperatura fresca circa 18°/20°. Se non è possibile, comunque, nel luogo più fresco della casa
Affettare i filoni ad uno spessore di 8 mm e passare in forno caldo le fette ottenute a tostare a 160°/180° (secondo il vostro forno) per circa 50/60 minuti.

fette biscottate di Paoletta
  Devono dorare bene, ma soprattutto, asciugarsi benissimo.
Far raffreddare le fette tostate in forno semiaperto, e, una volta fredde, chiuderle bene in sacchetti per alimenti o scatole di latta.

fette biscottate di Paoletta

lunedì 10 ottobre 2011

Dolce risveglio | Panbrioche allo yoghurt


Di nuovo lievito madre! E' una soddisfazione avere finalmente il tempo di seguire correttamente i suoi tempi..del resto, dovendomi riposare tutto il giorno non ho molte cose da poter fare..almeno aprire e chiudere il forno e assaggiare successivamente mi è concesso!!

Allora, inizio con un esperimento (riuscitissimo!) per la colazione..
Riporto la ricetta originale e le mie correzioni a margine, dato che ho usato il lievito madre.

PANBRIOCHE ALLO YOGURT di Paoletta
500gr farina (250 gr manitoba per uso non professionale e 250 gr di farina 0)
100gr latte
150gr yogurt
2 uova + 1 tuorlo
30gr zucchero
60gr burro fuso e raffreddato
12gr lievito fresco (per me 150gr di lievito madre rinfrescato la sera prima)
10gr sale
1 albume per pennellare

Sciogliamo il lievito nel latte appena intiepidito e uniamo 90gr di farina, mescoliamo e mettiamo al caldo, coperto, fino a che gonfia (ca. 90’); io l'ho lasciato circa 2h e mezza, aveva fatto delle belle bollicine in superficie come il pane senza impasto.
Uniamo le uova, il tuorlo, metà dello zucchero e tanta farina quanta ne basta per incordare con la foglia. Aggiungiamo lo yogurt in 3 volte, insieme al resto dello zucchero e della farina, che inseriremo gradualmente, lasciandone 1 cucchiaio per lo spolvero finale.
Il sale andrà aggiunto in ultimo, prima del burro (inserito lentamente). Aggiungiamo il cucchiaio di farina e incordiamo, capovolgendo l'impasto un paio di volte, fino a che non otterremo una massa lucida, elastica e ben legata.
Copriamo e trasferiamo a 26°, fino al raddoppio (ca 90’). Io me lo sono dimenticato molto di più, diciamo circa 6 ore, ma non era più caldissimo..era bello gonfio e lucido!
Rovesciamo sulla spianatoia infarinata, diamo un giro di pieghe del tipo 2, senza stringere, e copriamo a campana. Era tardissimo per me quindi ho saltato questo passaggio, certamente nell'alveolatura dell'impasto avrebbero influito..
Dopo 15’ porzioniamo in 2 pezzi da 250gr e dividiamo il rimanente impasto in 2 cordoncini.
Io ho formato due belle treccione e due panini per la colazione della mattina seguente..le ho messe in una teglia su carta forno, coperte con pellicola e lasciate per 5 ore a lievitare ulteriormente.
Data la notte insonne, mi sono alzata la mattina prestissimo, ho spennellato con l'albume rimasto e coperto da granella di zucchero, posto in forno preriscaldato a 170° per 45'.

A me pare che basti anche meno tempo, l'esterno aveva formato una bella crosticina, più dura di come me l'aspettavo, ma l'interno delle trecce è davvero soffice. Ho anche fatto l'errore di non togliere i panini un pochino prima quindi sono risultati più secchini anche all'interno, anche se ugualmente super golosi!

Treccia dolce


Qui trovate la versione originale, con alcuni link a formature davvero belle, io ero troppo cotta per cotanta arte!!

Treccia dolce
PS: lo vedete quel vasetto in alto a sinistra nella foto del paninetto?! A prestoooooooooooo

venerdì 7 ottobre 2011

Baguette, tutto fatto in casa!

Come qualcuno ha intuito dal mio ritorno su FB, da qualche tempo sono a casa dal lavoro per riposarmi e affrontare al meglio l'evento più importante che sta per investire me e l'assaggiatore..
La causa è una panzona in crescita!
Da quando appunto sono a casa, l'unico piacere cui non posso rinunciare è fare il pane in casa. Tranquille, ho l'impastatrice quindi manco la fatica di sbatacchiare l'impasto!
Ho ripreso in mano dopo mesi il lievito madre del Maestro, ottenuto a uno dei suoi corsi, e in men che non si dica si è ripreso! L'assaggiatore - pizzaiolo di casa - prova un grande piacere nel rinfrescare quindi in pratica non mi resta altro che far riposare, formare e infornare...
Dopo un paio di pani ben riusciti con una ricetta classica sempre ereditata da lui per il pane di semola, sono passata a setacciare questo blog, all'indice ricette, e ho iniziato da quelli più semplici, in particolare da questo.
Volevo però fare dei filoncini, dato che siamo in due mi sembra che in questo modo si conservi meglio.
Da tempo "lumavo" lo stampo da baguette ma, onestamente, mi sembrava uno spreco di denaro e spazio, oltretutto ero convintissima di aver letto da qualche parte che si potesse fare anche in casa.
Una breve googolata ed ecco qua! Avevo proprio lo stesso vassoio che giaceva in dispensa inutilizzato, ecco la sua occasione!

Baguette...più o meno!


Riporto per comodità e per archivio personale la sua ricetta, ottima!
Ingredienti:
250 grammi di pasta madre
600 grammi di farina 0
310 grammi di acqua tiepida
2 cucchiaini di sale

La sera prima, rinfrescare la vostra pasta madre. La mattina dopo prenderne 250 grammi e scioglierla con 310 grammi d’acqua tiepida.A questo punto aggiungere la farina e il sale, e impastare bene, fino a fare incordare. L’impasto deve venire colloso e molto elastico (il mio era bello elastico ma non colloso a dire la verità...).
Metterlo in una ciotola di vetro, coperta con uno strofinaccio, nel forno intiepidito. Dopo un paio d’ore versate l’impasto sul tavolo infarinato.
A questo punto iniziate le pieghe: qui sono spiegate benissimo con tanto di foto; in particolare qui Adriano spiega nel dettaglio il procedimento e la formatura delle baguette.

Baguette...più o meno!

Provare per credere!

Baguette...più o meno!