mercoledì 25 febbraio 2009

Sono uscita dal letargo | Focaccia

Ecco sono stata accusata dalla mia coinquilina di blog di non scrivere piu', di essere stata risucchiata dalla sindrome della "desperate housewife". Un po' e' vero, ci siamo trasferiti in un'altra citta' e cosi' mi sono ritrovata in un nuovo mondo senza sapere bene cosa fare e svegliandomi cmq tutte le mattine alle 6.30 visto che Sara si sveglia e non abbiamo ancora le tapparelle (qui le case non ce le hanno...terribile!!). Stare con la mia bimba e' sicuramente bellissimo, ma e' a volte un poco faticoso e avere come prospettiva solo la pappa e l'orario della frutta non sempre e' facile. Non voglio dilungarmi, sta di fatto che ieri sono uscita dal letargo!!! Ho inagurato degnamente la mia cucina nuova, e' piccola ma essendo a vista ha un bancone spettacolare perfetto per impastare!
Ho fatto la focaccia!! Molti diranno, ancora...che noia!! Pero' questa volta e' venuta buonissima. A tal punto che il mio dolce maritino, giudice senza pieta' della mia cucina, ha apprezzato piu' di una volta, dicendo: finalmente!!! Povero, lui e' anche la mia cavia...
Per evitare di annoiarvi vi propongo anche una deliziosa insalatina, da abbinare alla focaccia!!

Adesso viviamo a Cali e qui fa sempre caldo, cosi' ho deciso che la sera una sfiziosa insalata e' l'ideale!!

Focaccia
500 g farina bianca
7g di lievito secco
10 g zucchero (2 cucchiaini)
1 cucchiaino colmo di sale (io ne ho messi due)
2 cucchiai di olio di oliva
325-350 ml acqua tiepida (37-40°C)

Scogliete il lievito in mezzo bicchiere d'acuqa tiepida e aggiungete i due cucchiaini di zucchero. Aspettate ca. 15 minuti e poi mescolate il resto degli ingredienti, tranne l'acqua che va aggiunta man mano. Non sempre ci vuole tutta! Anche la farina e' meglio aggiungerla pian piano! Formate una palla bella liscia ed elastica e mettetela a lievitare in un posto caldo ed asciutto! Ho letto che se fa molto freddo potete metterla a lievitare su una pentola piena d'acqua bollente! Quando ha raddoppiato il suo volume stendetela su una teglia per pizza unta d'olio e lasciatela lievitare un'altra mezz'oretta!! Poi con le dita fate tanti buchi, irroratela con olio extravergine d'oliva e con rosmarino tritato.
Cuocere per ca. 10-15 minuti nel forno preriscaldato (elettrico: 200-225°C, ventilato: 190-200°C, a gas: 210-220°C).



Insalata fresca con salmone
(per 4 persone...e' pure light)
1 mela verde
2 cucchiai di succo di limone
2 gambi di sedano
100g di pomodori ciliegia
100g di champignons freschi
100g di salmone affumicato
salsina per condire
100 ml di panna light
2 cucchiai di succo di limone
aneto q.b (io avevo solo l'erba cipollina )
20 g di noci
sale e pepe q.b.

Lavate la mela, tagliatela a cubetti ed irroratela con succo di limone (cosi' non si
ossida).
Tagliare il sedano a fettine, il pomodoro a spicchi, i funghi e il salmone a stiscioline. Mescolate il tutto e conservatelo in frigo fino al momento di servire.
In un'altra ciotola unire panna, succo di limone, aneto (o erba cipollina), le noci, il pepe ed il sale, amalgamate bene tutti gli ingredienti e mettete in frigo.
Distibuite in 4 coppette l' insalata, irroratela con la salsina e servite!!
Io l'ho preparata alcune ore prima e si e' conservata benissimo!!!

lunedì 23 febbraio 2009

Pane semi integrale con tanti semini

La mia attività panificatoria è iniziata diverso tempo fa, quando è esplosa la "moda-blogger" del no-knead bread. Poi niente di piùù..
Quando sono tornata a casa dei miei prima di trasferirmi..mia madre ha la macchina del pane e ho iniziato ad usarla, ma solo per impastare. A me non piace tanto la forma nè la consistenza del pane cotto all'interno, mi sembra che resti "schiacciato" in qualche modo e che resti eccessivamente umido.
Comunque, da allora ho fatto diverse cose..l'esperimento più riuscito è forse il Challah, che ho portato anche ad una cena tra blogger e che ha riscosso un discreto successo (vero Adina?)
Da quando vivo qui, poi, e da quando Maricler e Fabrizio ci hanno regalato la loro MdP, non ne ho più comprato, o quasi..
Il pane che faccio più spesso è semplicissimo, la versione base di una con timo e olive (provato anche così, in versione originale..slurp), presa dal libro "Pane fatto in casa" della Collezione di Sale&Pepe, un estratto di un libro della Luxury Books, stupendi libri di cucina. Anche lei lo ha provato con soddisfazione.
In genere faccio dose doppia e ottengo 12 panini piccoli che cuocio nella teglia dei muffin, stasera dose originale e unica pagnotta, corredata da semini!

200 gr di farina 0 bio (ultimo acquisto dal GAS)
30 gr di farina integrale bio
1 cucchiaino di sale
150 gr circa di acqua tiepida
1 bustina di lievito disidratato
semini (sesamo bianco e sesamo nero)

Io lo rifaccio sempre e piace, dura almeno 3 giorni bello morbido, di più se lo scaldate leggermente in forno o su di una piastra.
Mi riprometto di rilanciarmi con la pasta madre e di eliminare la puzzolente bustina, come del resto dice la ricetta originale..per ora beccatevi questo!

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venerdì 20 febbraio 2009

Soupe della zia

I miei zii vivono in Francia, da sempre, secondo me. Sono partiti che io ancora non c'ero e io li ho sempre chiamati gli zii francesi, anche se lui, lo zio, è il fratello di papà.
Non so assolutamente quando per la prima volta ho assaggiato a casa della zia questa soupe, nè riesco a ricordare se mi fosse piaciuta o meno.
Sta di fatto che adesso adoro le zuppe. L'ultima volta che sono stata a Parigi con l'uomo del monte non ho fatto altro che assaggiarne mille diverse..
Questa l'ho preparata stasera per lui. Nella busta bio di venerdì scorso c'erano 5 porri bellissimi e profumati, ne ho parlato con mia madre e lei mi ha ricordato questa soupe.
Mia zia ci aggiungeva due pezzi di carne da brodo, io non l'avevo quindi ho usato il dado granulare, la sera non mi viene tanto da essere troppo "integralista".

soupe


Ecco la mia versione:

Ingredienti
5 porri
2 patate
1 litro di brodo
soffritto pronto (grazie mamma!)
stracchino (avanzo..per ripulire il frigo)

Ho fatto appassire nella pentola a pressione un cucchiaino di soffritto in un po' d'olio, quindi ci ho aggiunto i porri affettati sottilmente e le due patate pelate e fatte a tocchetti. Ho fatto insaporire quindi ho versato il brodo caldo. Ho chiuso il coperchio,
Al primo soffio ho abbassato la fiamma, ho messo il timer a 2o' e sono venuta a leggere la posta. Ih ih ih!
A fine cottura, ho aperto la pentola, ho aggiunto l'avanzo di stracchino (saranno stati due cucchiai, non di più) e ho frullato con il mixer ad immersione direttamente in pentola. Più comodo di così!

soupe

martedì 17 febbraio 2009

Confettura!

Cosa fare con un cestino di kiwi acquistati per ottenere l"effetto activia" ma che non si decidono a maturare!?
Ho provato anche a metterli insieme alle mele, dicono che funziona...niente da fare!
Stufa di vederli lì senza poterli gustare belli mollicci come piacciono a me, ho deciso di farne una marmellata, anzi una confettura.
Ho tratto ispirazione da Sara, che ci ha aggiunto lo zenzero, e poi ho seguito le istruzioni della MdP e l'ho cotta lì dentro. Non inorridite vi prego! Un braccio meccanico che gira al posto mio è cosa buona e giusta, no?!

Ingredienti
500gr di kiwi, peso già pelati
250gr di zucchero
succo di 1 limone
1 cucchiaino di zenzero grattugiato
1/2 bustina di pectina

confettura di kiwi e zenzero


Ho pelato e passato i kiwi, (non amo i pezzettoni, sorry!), ho aggiunto la pectina e il succo di limone e ho avviato la MdP. Il programma prevede 15' di "mescolamento" e 50' di cottura.
Dopo l'avvio ho lasciato che la macchina mescolasse bene la frutta facendo assorbire la pectina, poi ho aggiunto lo zucchero e ho chiuso il coperchio.
A fine ciclo, ho invasato in vasetti sterilizzati (1 dito d'acqua dentro il vaso, 10' di forno e via!) e ho chiuso. Chiudere i vasetti ancora caldi consente la chiusura sottovuoto (niente effetto clic-clac sul coperchio) e una conservazione più lunga. Io ho ottenuto un vasetto da 350gr, uno da 180gr e in uno circa 100gr.
Me gusta!

Confettura

martedì 3 febbraio 2009

La mia prima cenetta con lui | Piruli al pesto

Succede che pensi di partire con le tue amiche alla volta della Spagna e che poi torni con gli occhi di Hello Spank perchè un ragazzo dal nome strano e dall'accento toscano ti ha rapito il cuore.
Succede che mentre chiaccheri sulla spiaggia con il suo amico alto e chiaccherone, quel ragazzo sta zitto e ascolta.
Succede che il vento di una notte spagnola ci fa riparare in macchina a chiaccherare e succede che ti accorgi che è mattina solo perchè il sole sorge di fronte a noi.
Succede che ci si sente per diversi giorni e notti, una volta lontani, prima di volersi rivedere.
Succede che ci si da' un appuntamento, senza neppure pensare che quel batticuore e quell'emozione che scalda un cuore in trambusto possano essere svaniti.
Succede che c'è del normale imbarazzo all'inizio, che si cena uno di fronte all'altra, distanti, ma poi un semplice braccio intorno alle spalle fa sciogliere tutto, e tutto è di nuovo come in Spagna.

Questa è in breve la mia storia con l'uomo del monte. Ci sono particolari stupidi che ricordo perfettamente e invece parole tanto importanti che non ricordo, ubriaca dell'amore che stava crescendo per lui.
Oggi, anche se sono passati più di due anni, ogni cena insieme è come la prima che gli ho preparato, con la voglia di trasmettere nel piatto tutto l'amore che ho per lui.
Vi svelo anche una cosa divertente. L'uomo del monte non aveva mai mangiato prima le trofie e da allora sono stati soprannominati piruli, per cui...

Piruli al pesto di pistacchi
per il pesto:
basilico, tre bei mazzetti lavati e asciugati
pinoli, una tazzina
pistacchi di Bronte, una tazzina
aglio, 3 spicchietti
sale grosso, un pizzico
olio (buono!) q.b.

Pesto di pistacchi


Mettere a bollire l'acqua per cuocere circa 180gr di trofie fresche, nel frattempo mettere nel mixer il basilico, i pinoli e i pistacchi, gli spicchi d'aglio e il sale.
Iniziare a frullare e man mano aggiungere l'olio a filo fino a raggiungere la consistenza desiderata. Aprire il mixer e annusare intensamente.
Scolare le trofie avendo l'accortezza di conservare un cucchiaio di acqua di cottura per "mantecare".
Io non salo mai l'acqua della pasta quando uso il pesto perchè mi sembra che sia già sufficientemente saporito, ma son gusti!

piruli al pesto di pistacchi


Con questa ricetta partecipo all'iniziativa di Elga, la tua prima cenetta per lui!


PS1: La prima volta che ho visto questo pesto è stato da lei, che mi ha fatto conoscere i pistacchi di Bronte, che mi ero fatta portare da un amico trasfertista qualche tempo fa. Il pesto della cenetta era in realtà un normale pesto home-made della Mami.

PS2: Se lei leggesse la ricetta del mio pesto mi tirerebbe una mazzata sulla testa, purista com'è..ma che ci devo fare!? Sono un po'pigra su certe cose e trovo che la comodità del mixer non abbia paragoni.
Anche le quantità sono a occhio! Gise, perdonamiiiiiii!

lunedì 2 febbraio 2009

La compagnia del cavatappi

Finalmente anche io riesco a partecipare a questa bella iniziativa, di cui ormai ho letto su quasi tutti i blog che seguo, che è la Compagnia dei blogger.
Ho scritto e poi ho aspettato la risposta del signor Giovanni Putignano, responsabile di questo negozio online, prima di poter pubblicare questo post.
Questa iniziativa, riservata ai blog che parlano di gastronomia e di vino, consente di ricevere, con una semplice recensione, fino a 60 euro di buono spendibile sul sito stesso, incluse le spese di spedizione che vengono da loro offerte oltretutto! Se non gli avete ancora scritto, affrettatevi, che aspettate??

La Compagnia del cavatappi potrebbe diventare il luogo di perdizione preferito di qualsivoglia foodblogger...ha un'enoteca online degna di rispetto, dove si può scegliere la regione, l'annata o anche il singolo produttore dei vini in vendita.
E c'è dell'altro: cliccando sul link Gastronomia vi si aprirà il meraviglioso mondo dei prodotti regionali..dall'olio pugliese alla pasta campana, c'è davvero l'imbarazzo della scelta!
Io vado! Scrivete anche voi!