Ebbene..questi "paciughi" di carne e sugo, pesce e salsa..non mi hanno mai entusiasmato..non mangio lo spezzatino, nè la pizzaiola, nè le "patate ripassate" nel sugo di pomodoro..
Ma forse posso fare delle eccezioni, qualche volta...
E una di quelle volte è stata stasera.
Oggi in pausa pranzo, ruminando la mia insalata bio - buona eh..ma pur sempre un'insalata! - davo un'occhiata all'aggregatore..ero rimasta un po' indietro ma sto cercando di mettermi in pari..
Che ti presentano i Calicanti?! Il temuto paciugo!
Ma tant'è..di loro mi fido! E allora, di corsa fuori dall'ufficio verso il supermercato. Certo è un piatto da fare solo ogni tanto..come dice Sara il pesce fresco raggiunge dei prezzi sovrumani, ma io e l'uomo del monte abbiamo deciso di concederci meno pesce ma almeno fresco e di qualità, non decongelato!
Copioincollo da qui, evidenziando eventuali modifiche.
Moscard
Ingredienti per 4 persone
1 kg di moscardini freschi (i miei erano 5 bei moscardoni!)
1 barattolo da 400 g di pomodori pelati (o in pezzi)
1 spicchio di aglio (io l'ho schiacciato)
½ bicchiere di olio extravergine
2 patate
peperoncino (avevo quelli in olio contrabbandati dalla Calabria)
prezzemolo
Mettere nella pentola a pressione a crudo e senza soffriggere i polpi, l’olio, i pelati e l’aglio e il peperoncino senza aggiungere acqua e sale. Dal momento in cui la pentola va in pressione lasciar cuocere 15 minuti. I moscardini rilasciano molta acqua (non ci credevo, pazzesco!!!), per cui dopo questa prima fase di cottura, affinché il piatto non risulti esageratamente brodoso, si fa evaporare per una decina di minuti su fiamma viva. Io ho aggiunto da subito anche le patate, per ridurre ulteriormente i tempi. Loro le aggiungono dopo, ultimando la cottura a fuoco più basso in pressione o normalmente, calcolando che i tempi della pentola a pressione sono in genere un terzo di quelli in pentola normale. A fine cottura spolverare con prezzemolo tritato.
Superbuoni!
Nella variante con i polpi al posto dei moscardini (si ha un sapore più forte che ricorda molto da vicino i “polpi alla stintinese” che vengono serviti con patate fritte al posto delle patate in umido), utilizzare dei polpi piccoli (3 o 4 per un kg) e lasciare l’interno di una testa, che una volta aperta contribuirà a rendere un gustoso sugo scuro. Non più di una o due (a seconda delle dimensioni dei polpi) sennò il piatto risulterà troppo salato e scuro.
Per chi volesse cimentarsi nella ricetta senza pentola a pressione bisogna munirsi di un coccio, mettere tutto dentro, chiuderlo con la carta stagnola e uno spago a stringere, coprire con un peso e, a fuoco basso, avere la pazienza di aspettare un’ora e mezza almeno di cottura.