mercoledì 21 gennaio 2009

Una signora cena..superveloce! | Moscardini in umido

Quando mia madre aprirà questa pagina e vedrà questo piatto si chiederà perchè non l'hoi mai mangiato a casa..
Ebbene..questi "paciughi" di carne e sugo, pesce e salsa..non mi hanno mai entusiasmato..non mangio lo spezzatino, nè la pizzaiola, nè le "patate ripassate" nel sugo di pomodoro..
Ma forse posso fare delle eccezioni, qualche volta...
E una di quelle volte è stata stasera.

Oggi in pausa pranzo, ruminando la mia insalata bio - buona eh..ma pur sempre un'insalata! - davo un'occhiata all'aggregatore..ero rimasta un po' indietro ma sto cercando di mettermi in pari..
Che ti presentano i Calicanti?! Il temuto paciugo!
Ma tant'è..di loro mi fido! E allora, di corsa fuori dall'ufficio verso il supermercato. Certo è un piatto da fare solo ogni tanto..come dice Sara il pesce fresco raggiunge dei prezzi sovrumani, ma io e l'uomo del monte abbiamo deciso di concederci meno pesce ma almeno fresco e di qualità, non decongelato!

Copioincollo da qui, evidenziando eventuali modifiche.

Moscardoni calicanti


Moscardinioni alla maniera dei Calicanti
Ingredienti per 4 persone
1 kg di moscardini freschi (i miei erano 5 bei moscardoni!)
1 barattolo da 400 g di pomodori pelati (o in pezzi)
1 spicchio di aglio (io l'ho schiacciato)
½ bicchiere di olio extravergine
2 patate
peperoncino (avevo quelli in olio contrabbandati dalla Calabria)
prezzemolo

Mettere nella pentola a pressione a crudo e senza soffriggere i polpi, l’olio, i pelati e l’aglio e il peperoncino senza aggiungere acqua e sale. Dal momento in cui la pentola va in pressione lasciar cuocere 15 minuti. I moscardini rilasciano molta acqua (non ci credevo, pazzesco!!!), per cui dopo questa prima fase di cottura, affinché il piatto non risulti esageratamente brodoso, si fa evaporare per una decina di minuti su fiamma viva. Io ho aggiunto da subito anche le patate, per ridurre ulteriormente i tempi. Loro le aggiungono dopo, ultimando la cottura a fuoco più basso in pressione o normalmente, calcolando che i tempi della pentola a pressione sono in genere un terzo di quelli in pentola normale. A fine cottura spolverare con prezzemolo tritato.
Superbuoni!

Nella variante con i polpi al posto dei moscardini (si ha un sapore più forte che ricorda molto da vicino i “polpi alla stintinese” che vengono serviti con patate fritte al posto delle patate in umido), utilizzare dei polpi piccoli (3 o 4 per un kg) e lasciare l’interno di una testa, che una volta aperta contribuirà a rendere un gustoso sugo scuro. Non più di una o due (a seconda delle dimensioni dei polpi) sennò il piatto risulterà troppo salato e scuro.
Per chi volesse cimentarsi nella ricetta senza pentola a pressione bisogna munirsi di un coccio, mettere tutto dentro, chiuderlo con la carta stagnola e uno spago a stringere, coprire con un peso e, a fuoco basso, avere la pazienza di aspettare un’ora e mezza almeno di cottura.

lunedì 12 gennaio 2009

Buon anno!!! | Filetto di maiale ai funghi

Da alcuni giorni monitoro la situazione del blog in attesa che la mia coinquilina si faccia avanti, ma come potete notare non si e' ancora pronunciata e cio' mi lascia molto dubbiosa!
Monique ti sei gia' fatta trascinare nel turbinio del delirio di inizio anno? In effetti non ci siamo ancora sentite, aspetto tue notizie!
Noi il 25 siamo partiti per Medellin, una delle citta' piu' importanti della Colombia e conosciuta purtroppo da tutti solo per Pablo Escobar. Invece Medellin e' un vero gioiellino, e' pulita, le strade sono in ordine, le persone gentili ed educate, hanno un forte senso civico, cosa molto rara da questa parte del mondo! Il 27 dicembre con alcuni amici di Bogota e altri nuovi amici siamo partiti verso Isla Fuerte. Il viaggio e' eterno, ma molto bello e la piccola Sara si e' comportata benissimo. E' ufficialmente una viaggiatrice nata!! La vacanza e' stata proprio bella, un po' nostalgica, mi ricordava le vacanze in campeggio in Sardegna con i miei amici, quando si partiva in meta' di mille, le macchine stracariche e si dormiva per terra in traghetto..... Insomma nonostante non ci conoscessimo siamo andati subito d'accordo e ci siamo divertiti molto!! Il menu di Isla fuerte non era molto vario, pesce, arroz (riso) al coco e banane fritte! L'isola e' piccola e relativamente primitiva, ma pensate...dal 16 dicembre 2008 hanno la luce!!! Ci hanno anche mostrato la centrale elettrica che funziona a gas! Questo evento mi ha profondamente commosso, perche' per noi avere la luce e' una cosa cosi' ovvia... La popolazione e' gentilissima e la base della loro alimentazione e' tutta reperibile sul posto, banane, cocco, pesce, mango, papaya, certo il riso no, arriva dalla "tierra firme" come dicono loro. Su quest'isola ci sono una quindicina di case per le vacanze e due piccoli alberghi. I proprietari delle case si sono associati per aiutare gli abitanti dell'isola a ricevere i sussidi del governo e cosi' a svilupparsi ed imparare a vivere senza dipendere da altri. C'e' una scuola e i ragazzi riescono ad andare a studiare in citta'!

Va beh non volevo dilungarmi tanto ma solo darvi alcune impressioni delle mie vacanze!

Vi auguro un buon anno, che sia sereno e felice!!!

Intanto vi propongo cio' che ho preparato per la cena di Natale, una piccola variazione rispetto ai dettami della tradizione!!!

Filetto di maiale farcito ai funghi con patate grigliate e maionese al lime
Ingredienti per 4 persone
800 g di filetto di manzo
40gr di porcini secchi (io non li avevo ho usato funghi freschi saltati in padella e poi frullati)
80gr di prosciutto crudo
burro
rosmarino
uno spicchio d'aglio
40 gr di grana padano
un dl di vino bianco
un dl di brodo
olio extravergine d'oliva
sale, pepe

Ammorbidite i funghi in acqua tiepida, strizzateli e tritateli con l'aglio e gli aghi di un rametto di rosmarino. Incidete il filetto facendo un taglio a spirale e srotolatelo, farcitelo con il prosciutto, il trito ed il grana in scaglie, arrotolatelo e legatelo molto bene con spago da cucina.
Rosolate il pezzo di carne in una padella (il wok e' l'ideale) con una noce di burro e due cucchiai d'olio, poi pepate, salate e sfumate con il vino. Proseguite la cottura in forno a 190 gradi per ca. 45 minuti bagnandolo prima con il brodo caldo poi con il suo sughetto.